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igiene orale

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Cosa si intende e a che serve?

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Per prevenire le patologie del cavo orale è necessario mantenere un’accurata igiene domiciliare e effettuare sedute di igiene professionale, in casi non patologici, ogni 6 mesi.  Lo spazzolamento dei denti deve essere effettuato 3 volte al giorno per un tempo medio di circa 2 minuti a seduta e, se ben eseguito, permette di mantenere in salute tutte le strutture anatomiche del cavo orale, ne portiamo alcuni esempi:
Il parodonto, area di supporto al disotto della mucosa, in comunicazione con la cavità orale mediante un solco detto “solco gengivale”, in talune situazioni può approfondirsi dando origine ad una “tasca parodontale” responsabile dell’accumulo della placca sottogengivale che causa tutta una serie di patologie che possono determinare, nel tempo, anche la perdita dell’elemento.
La gengiva, in stato di salute, si presenta di colore rosa corallo e, a volte, ha un aspetto a buccia d’arancia. Il primo segno patologico delle strutture gengivali è l’arrossamento con perdita di adesione agli elementi dentari, ne conseguono piccoli fenomeni di sanguinamento durante la pulizia con lo spazzolino e man mano che lo stato infiammatorio cronicizza possono mostrarsi “abbassamenti” della stessa verso la radice, e quest’ultima, risultando quindi “scoperta”, può portare ad un aumento di sensibilità dei denti.
Ogni dente ha una particolare forma strettamente correlata alla funzione che deve svolgere e quindi mantenerne l’integrità o ripristinare la stessa risulta molto importante per l’equilibrio dell’apparato stomatognatico. Spazzolare i denti in maniera corretta evita la formazione della placca che una volta adesa ai denti può solidificare trasformandosi in tartaro. Le prime formazioni di placca possono comparire in pochissime ore per poi calcificare nel giro di 7-10 giorni.

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Cos’è il tartaro?

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Il Tartaro può essere distinto in due tipi, quello che si forma sopragengiva e quindi molto ben visibile e quello che si forma sotto gengiva, cioè nel solcogengivale, che risulta essere meno visibile e più patogeno perché oltre a danneggiare l’elemento dentale determina anche l’allontanamento dei suoi tessuti di sostegno, cioè l’osso e la gengiva stessa. Solitamente la presenza di tartaro è ben visibile perché può andare da una colorazione bianca-gialla, per quello di prima formazione, ad una colorazione giallo-mattone se presente da più tempo.

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Quale spazzolino è meglio usare e quali sono le tecniche da seguire per una corretta igiene orale?

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Non si può parlare di spazzolino migliore, ma di spazzolino adatto ad ogni persona, tenendo presente alcune considerazioni quali ad esempio: il tipo di gengiva (sottile o spessa), la posizione dei denti, le abitudini alimentari, e così via. In generale possiamo dire che è consigliabile l’utilizzo di spazzolini con setole sintetiche di durezza medio-morbida. I denti devono essere lavati 3 volte al giorno: dopo colazione, dopo pranzo e dopo cena, esagerare fino a 5-6 volte al giorno (o al contrario non lavarli mai) può determinare l’insorgere di diverse patologie. La tecnica di spazzolamento consigliata è quella di detergere i denti partendo dalle gengive e andando verso le cuspidi o margini incisali,  mai fare al contrario perchè si rischia di schiacciare la placca all’interno del solco gengivale. Una tecnica valida è nota come “Bass Modificata”. Scopri di più in questa pagina. (Ricorda sempre che solo il tuo dentista può consigliarti la tecnica corretta al tuo caso clinico specifico).

Utilizzare un’eccessiva forza non serve, in quanto se c’è tartaro indurito, non si riuscirà mai a rimuoverlo con lo spazzolino, l’obiettivo deve essere quello di allontanare la placca ed i residui di cibo; spazzolare troppo forte può danneggiare lo smalto o il cemento dentale con conseguente aumento di sensibilità dei denti. Lo spazzolino elettrico può essere un’alternativa al manuale, i migliori in commercio eseguono una rotazione di 180° praticando così un movimento di va e vieni, oltre ad una leggera vibrazione della testina. Anche il filo interdentale è un ausilio molto importante in quanto è molto più efficace dello spazzolino per rimuovere la placca ed il cibo che si depositano nel punto di contatto tra due denti. Ci sono inoltre gli scovolini interdentali ed altri presidi come gli idropulsori utilizzati per lo più  in casi patologici o in particolari protesi dentali.In ultimo vogliamo considerare un altro aspetto di notevole importanza: dedicate allo spazzolamento il giusto tempo, vi consigliamo almeno un minuto per l’arcata inferiore ed un minuto per l’arcata superiore.

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Per i bambini l’igiene è la stessa?

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Nei bambini la prevenzione è rappresentata da un’igiene orale domiciliare molto accurata e dall’uso di fluoro che, durante la formazione dello smalto, preserva dalla carie. Il fluoro è contenuto in sostanze di uso comune (e non solo in acqua e chewing-gum che vedete in tv), a volte deve essere somministrato in compresse. Se necessaria può essere eseguita anche l’igiene orale professionale. Un altro modo per proteggere i denti appena erotti (permanenti), da attuarsi esclusivamente nello studio professionale, è la sigillatura dei solchi.

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Ho pulito bene i miei denti?

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A completamento delle manovre igieniche possono essere usate delle compresse coloranti “rilevatrici di placca”. Le compresse sciolte in bocca rilasciano un colorante (spesso la fuxina basica) che si lega ai residui batterici, dandoci conferma o meno del nostro risultato. Spazzolando accuratamente la colorazione scompare completamente e senza lasciare alcuna macchia.

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Approfondimenti su A.D.A.

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