La parodontite è un’infezione batterica che colpisce i tessuti di supporto del dente ovvero il parodonto. Quest’ultimo è costituito da gengiva, osso, legamento parodontale, cemento radicolare e la sua funzione specifica è conferire sostegno e stabilità ai denti.
La malattia parodontale sta diventando un vero e proprio problema per una serie di cause:
- mette a rischio la salute orale e quella generale dei pazienti
- se trascurata comporta mobilità e perdita dei denti.
- influisce sulla qualità della vita anche da un punto di vista sociale.
Specifici dati, ricavati da ricerche, valutano che, solo in Italia, circa 20 milioni di persone over-35 presentano gengive sanguinanti o dolenti e che spesso non sono consci di essere di fronte a un problema davvero serio.
Ma quali sono i campanelli d’allarme che ci aiutano a capire se possiamo essere o no affetti da malattia parodontale?
- sanguinamento delle gengive
- retrazione gengivale
- sensazione di vedere i denti “più lunghi”
- percezione di denti che si muovono
Nella maggior parte dei casi, però, i pazienti non sono consapevoli di essere colpiti da parodontite e solo il dentista può intercettarla e monitorarla, ma come?
- effettuando come prima cosa la visita odontoiatrica.
- motivando il paziente ad una adeguata cura della salute orale, iniziando con una corretta igiene domiciliare.
- Mettendo in pratica cure odontoiatriche adeguate, mirate e differenziate. Ognuno di noi ha caratteristiche diverse che devono essere diagnosticate per effettuare cure specifiche per il proprio caso clinico.
- Consigliando le azioni che possono aiutare a prevenire l’insorgenza della malattia parodontale come evitare abitudini poco salutari quali fumo e alcol e incoraggiare una corretta igiene orale sia domiciliare, curando lo spazzolamento e la pulizia degli spazi interdentali con filo e scovolini specifici, che professionale dal dentista di fiducia almeno ogni 6 mesi.
Riferimenti ANDI giornale 43 il tuo dentista informa del 1 febbraio 2016.